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mercoledì 29 febbraio 2012
"vota la moto più bella."
TATTOO SHOW&BIKE SHOW.
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lunedì 27 febbraio 2012
MOTO RADUNO FOSSANO.
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[R.I.P. marco] Il lupo «Sic»: perso e ritrovato, ora si chiama
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Motoraduno d'Eccellenza del Millenario di Camaldoli.
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WEEK- END SULLA NEVE10-11 marzo MADONNA DI CAMPIGLIO.
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domenica 26 febbraio 2012
venerdì 24 febbraio 2012
le idee in kit di Bimota
A Giri in Moto
Comunicato Stampa
Il 3 e 4 marzo a Padova, a Passione Moto 2012
Bimota, ovvero il culto
Bimota è stata uno dei veri fiori all'occhiello della passione del motociclismo italiano. In esposizione a Passione Moto, a Padovafiere il 3 e 4 marzo, ci saranno le più rivoluzionarie testimonianze della genialità di Morri e Tamburini, i due appassionati riminesi specialisti della telaistica, diventati veri e propri costruttori di oggetti di culto motociclistico. Telai e non motori, salvo il caso della celeberrima 500-Vdue, l'unica tutta, motore e telaio, made in Bimota. Tutte le altre utilizzavano propulsori prodotti dalle maggiori case mondiali, Honda, Kawasaky, Susuki, Yamaha, Gilera, Drucati, con opportune elaborazioni, motori con cui equipaggiare telai innovativi per design, materiale e concezione tecnica. All'inizio questi telai erano venduti in kit che appassionati e autofficine assemblavano. Solo più tardi si giunse alla commercializzazione del solo prodotto finito. Nascono così decine di modelli, tutti contrassegnati da due lettere e un numero: la prima ad indicare l'iniziale del costruttore del motore, e per seconda la B di Bimota, seguita da un numero di sequenza. Massimo Tamburi realizzò la sua prima "special" nel '71 intervenendo su una MV Agusta 600 Turismo 4C6 di seconda mano, Da allora le creature Bimota sono state molte,con modelli estremamente ricercati, rivolti ad una clientela particolarmente attenta, prodotti in pochi esemplari, talvolta sono in poche decine di pezzi. Ricercati dal mondo delle corse, con non poche soddisfazioni per Bimota; in casi meno comuni anche come moto da gran turismo. Tra le eccellenze, il modello intitolato Tesi, in riconoscimento alla tesi di laurea di Pier Luigi Marconi che ideava sostanziali, innovative modifiche alle sospensioni. La crisi non ha risparmia neppure questa eccellenza del made in Italy, pur apprezzata nel mondo e che a Passione Moto si riproporrà con la forza dell'innovazione, sino al recente "Delirio".
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Comunicato Stampa
Il 3 e 4 marzo a Padova, a Passione Moto 2012
Bimota, ovvero il culto
Bimota è stata uno dei veri fiori all'occhiello della passione del motociclismo italiano. In esposizione a Passione Moto, a Padovafiere il 3 e 4 marzo, ci saranno le più rivoluzionarie testimonianze della genialità di Morri e Tamburini, i due appassionati riminesi specialisti della telaistica, diventati veri e propri costruttori di oggetti di culto motociclistico. Telai e non motori, salvo il caso della celeberrima 500-Vdue, l'unica tutta, motore e telaio, made in Bimota. Tutte le altre utilizzavano propulsori prodotti dalle maggiori case mondiali, Honda, Kawasaky, Susuki, Yamaha, Gilera, Drucati, con opportune elaborazioni, motori con cui equipaggiare telai innovativi per design, materiale e concezione tecnica. All'inizio questi telai erano venduti in kit che appassionati e autofficine assemblavano. Solo più tardi si giunse alla commercializzazione del solo prodotto finito. Nascono così decine di modelli, tutti contrassegnati da due lettere e un numero: la prima ad indicare l'iniziale del costruttore del motore, e per seconda la B di Bimota, seguita da un numero di sequenza. Massimo Tamburi realizzò la sua prima "special" nel '71 intervenendo su una MV Agusta 600 Turismo 4C6 di seconda mano, Da allora le creature Bimota sono state molte,con modelli estremamente ricercati, rivolti ad una clientela particolarmente attenta, prodotti in pochi esemplari, talvolta sono in poche decine di pezzi. Ricercati dal mondo delle corse, con non poche soddisfazioni per Bimota; in casi meno comuni anche come moto da gran turismo. Tra le eccellenze, il modello intitolato Tesi, in riconoscimento alla tesi di laurea di Pier Luigi Marconi che ideava sostanziali, innovative modifiche alle sospensioni. La crisi non ha risparmia neppure questa eccellenza del made in Italy, pur apprezzata nel mondo e che a Passione Moto si riproporrà con la forza dell'innovazione, sino al recente "Delirio".
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Mercatino biker's: MOTOBENEDIZIONE BENEFICA 2012
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"1° MOTOGRIGLIATA" ALL'AGRITURISMO " LA VECCHIA STRADA."
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Evolution Bikers ti ha invitato all'evento 4° EVOLUTION BIKER FEST.
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giovedì 23 febbraio 2012
Turbolenti San Severo ti ha invitato all'evento III FESTA TURBOLENTA.
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Moto: Testi una storia italiana
Comunicato Stampa
Il 3 e 4 marzo a Padova, a Passione Moto 2012
Testi, una storia italiana
All'inizio furono solo biciclette, tanto eccellenti da consentire a Benfenati, bolognese come l'origine della sua bici, a vincere il Campionato del Mondo corso a Parigi.
Dalla bicicletta al ciclomotore con la creazione, nel 1958, della "Velomotor Testi" che fa dello slogan "Tecnica con fantasia" il suo Vangelo. Da allora Testi si apre al mondo, anche con accordi di sinergia, tanto che i suoi prodotti sono richiesti in 32 Paesi e le esportazioni riguardano la metà della produzione.
I modelli, sopratutti i 125, creati con Minarelli conquistano ampie fette del mercato non solo in Italia: storica la fornitura di 30 mila pezzi all'Iran.
Poi l'avventura cinese, ideata per la motorizzazione del gigante asiatico che allora stava risvegliandosi, avventura finita decisamente male. Inevitabile la crisi.
Oggi Testi sta ritirando su la testa, torna a guardare al futuro, crede ancora che tecnica e fantasia, insieme, possano tornare ad imporsi.
Tutti noi di Passione Moto glielo auguriamo, fermandoci ammirare con un po' di nostalgia i vecchi ciclomotori Testi, tenendo d'occhio quelli nuovi, quelli della rinascita di un popolare marchio italiano.
Motogiro 28 Aprile - 01 Maggio 2012.
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★: CON AFFETTO DA SCONSOLATA (click per leggere) davv...: Oggi e' un altro giorno. Ci vado incontro con leggerezza, come le donne della pubblicità. Non ho una vita-snella, anzi piuttosto larga. ...
Circuito Selvazzano Padova ti ha invitato all'evento Toglietevi di dosso la ruggine invernale!
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MOTOCROSS - Domenica a Montevarchi grande spettacolo d'apertura con gli "Internazionali"
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"Passione Moto" presenta le mitiche Arancioni
Comunicato Stampa Il 3 e 4 marzo a Padova, a Passione Moto 2012
Torna la Laverda Corse con le mitiche Arancioni
A Passione Moto, la grande esposizione tematica che si terrà il 3 e 4 marzo a Padovafiere, ci sarà la "Laverda Corse".
Il Gruppo sportivo che può contare sulla esperienza e collaborazione dei tecnici , piloti e meccanici della squadra corse delle Moto Laverda SpA ( Ing. Piero Laverda , Augusto Brettoni , Edoardo Dossena , Fernando Cappellotto ... ecc ) ha l'obiettivo di promuovere e divulgare la conoscenza delle moto Laverda classiche, partecipare alle manifestazioni sportive nazionali ed estere, conservare e restaurare le moto Laverda classiche da corsa e stradali e per promuovere i rapporti di conoscenza e i contatti tra gli appassionati e proprietari delle moto Laverda. Quale occasione migliore di Passione Moto, quindi, per presentarsi agli appassionati?
Certo il cuore color arancione dei Laverdisti batterà forte rivedendo, perfette, le moto da corsa più importanti degli anni 70 e 80 della collezione Famiglia Laverda. Tra esse la Laverda 1000 V6 - prototipo corsa , pietra miliare nello sviluppo delle moto sportive italiane, la Laverda 1000 -3C Endurance "Space Frame" 1975 ex Roberto Gallina, Marco Lucchinelli, Nico Cereghini e Augusto Bretoni, la Laverda 750 SFC - la più conosciuta Sport Production Italiana degli anni 70, la Laverda 500 Endurance tipo Barcellona - vincitrice con la coppia A. Brettoni- P. Davies della 24h di Barcellona nel 1978 e 1979 classe 500 .cc
L'idea di costruire motocicli venne a Francesco Laverda, dottore in fisica e direttore tecnico della già importante azienda di famiglia impegnata nel settore delle macchine agricole. Gli anni erano quelli dell'immediato secondo dopoguerra, anni di veloce motorizzazione popolare, quindi. La prima è una motoleggera con telaio in lamiera stampata e motore a 4 tempi che rispondeva pienamente alle qualità di economia costruttiva e di gestione. Nell'ottobre 1949 nasce ufficialmente la "S.A.S Dottor Francesco Laverda & Fratelli" che pochi mesi dopo presenta. La Laverda 75. La produzione si è limitata a motocicli di piccola cilindrata e scooter fino a circa metà degli anni sessanta. Nel 1964 Massimo Laverda, figlio del fondatore, decide di sviluppare moto di grossa cilindrata e presenta due anni dopo la Laverda 650 cc, cui seguirà l'anno successivo la 750 cc che otterrà un notevole successo commerciale.
È del 1970 la Laverda SF 750 che verrà prodotta fino al 1975 insieme alla versione Competizione denominata 750 SFC, plurivittoriosa nelle gare riservate alle moto di serie e nelle gare di durata. All'inizio degli anni 70 nasce anche una serie di maximoto di cilindrata 1000 cc o 1200 cc che giungerà fino alla fine degli anni ottanta. Da segnalare le serie Jota (soprattutto nelle raffinate versioni bicolore) e 3CL a tre cilindri.
Indimenticabile la Laverda 6 cilindri: due soli esemplari prodotti, ma che in gara ha dimostrato prestazioni eccezionali. Motore a V longitudinale, 6 cilindri, progetto modulare (per ricavarne V2 e V4) realizzato da Giulio Alfieri, e portato in gara sperimentalmente da Nico Cereghini.
Il modello RGS1000 (1981) mostrava un'estetica avveniristica per il periodo, con soluzioni originali come le pedane regolabili (dispositivi brevettato), ed il tappo del serbatoio nel cupolone). In seguito sono state derivate le versioni RGA e Jota. Il motore (qui in versione con fasatura a 120 gradi) non poteva reggere la concorrenza in termini prestazionali.
Le versioni sportive delle moto Laverda sono state sempre contraddistinte dal colore arancio, divenuto nel tempo un marchio di fabbrica.
Le cilindrate inferiori di 350cc e 500cc non vengono comunque abbandonate ed affiancano i modelli di più elevata cilindrata. Vengono addirittura prodotte due ruote di piccole cilindrate che ottengono un lusinghiero successo di vendite come la serie delle Laverda LZ.
Poi il declino e il marchio che nel 200 passa all'Aprilia le cui difficoltà non consentono alcun rilancio della Laverda.Dal 2006 è stata sospesa ogni attività di progettazione e produzione.
Sognando il ritorno delle Arancioni, agli appassionati non resta che ammirare le testimonianze di questo grande mito italiano, esposte a Passione Moto.
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Info: Segreteria organizzativa. Intermeeting srl tel. 049.7386856 www.passionemotoexpo.it
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