lunedì 13 maggio 2013

LA STORIA DI SIMONCINO, VITTIMA DI UN PIRATA, E...

LA STORIA DI SIMONCINO, VITTIMA DI UN PIRATA,...
Marco Valmori 13 maggio 13.11.36
LA STORIA DI SIMONCINO, VITTIMA DI UN PIRATA, E DEI SUOI STUPENDI AMICI-INVESTIGATORI CHE SCOVANO IL COLPEVOLE

Questa che vi stiamo raccontando è una storia tragica, ma con dei risvolti stupendi, da libro Cuore. Simone Valletta era un ragazzo di 20 anni che lavorava e sognava di farsi una famiglia con Alice, la ragazza a cui era legatissimo. La mattina del 31 gennaio esce di casa per andare al lavoro; stranamente invece di usare lo scooter che usava abitualmente decide di prendere la moto, una Honda CBR 600, la sua grande passione. In via Vitellia (nel quartiere romano di Monteverde) la tragedia. "Simoncino" come lo chiamavano tutti i suoi amici viene tamponato da un furgone, che pochi metri prima per un soffio non aveva investito una madre con due bimbi che stava attraversando. L'impatto tra il furgone e la moto è violentissimo e Simone viene sbalzato sotto un'auto in sosta, finendo poi sul cofano. Le sue condizioni appaiono subito disperate: morirà qualche ora dopo in ospedale. Il furgone, intanto, è sparito. L'autista-assassino è fuggito. Ma c'è la testimonianza della donna che ! annota la marca, Renault, un logo sulle fiancata e anche parzialmente la targa. E' un furgone-frigorifero di quelli che consegnano formaggi e latticini. Le testimonianze vengono inoltrate ai vigili urbani di Roma Capitale. Nel frattempo i suoi amici, disperati, decidono di mettersi a caccia del pirata. E lo trovano. E' un trasportatore di latticini della zona che quasi tutte le mattine fa lo stesso percorso. A turno lo seguono, lo fotografano, come pure scattano immagini sul frontale del mezzo che porta i segni dell'impatto. Di più: seguendolo più volte notano che allarga il giro pur di non passare in via Vitellia, nonostante la strada più comoda da fare per il percorso che compie ogni mattina sia proprio percorrendo quella strada. Di elementi per incastrarlo, per chiudere l'indagine, ce ne sono abbastanza. Ma finora non accade nulla. Probabilmente se a condurre le indagini fossero stati carabinieri o polizia il pirata sarebbe già stato incastrato. Lungaggini inspiegabili. E d! annose: poiché il tempo fa sfumare gli elementi probatori. Noi che abbiamo intercettato questa storia così tragica, abbiamo voluto raccontarvela. Sia per ricordare Simoncino sia per rendere merito all'opera dei suoi stupendi amici che vorrebbero, come ognuno di noi, che quel ragazzo e la sua famiglia abbiano giustizia.


Nessun commento:

Posta un commento