martedì 12 marzo 2019

Yesterbike Informa Flash 03/2019




Yesterbike Informa Flash 03/2019


TRA LE VITTIME DEL BOEING 737 CADUTO AD ADDIS ABEBA VIRGINIA CHIMENTI FIGLIA DEL NOSTRO AMICO CLAUDIO, EX PILOTA DELLE DERIVATE NEGLI ANNI '70 

La notizia l'abbiamo avuta nella tarda mattinata di ieri con una telefonata di Mauro Pica Villa, il figlio del reuccio. "Una delle ragazze morte nell'aereo precipitato in Etiopia è Virginia Chimenti, la figlia ventiseienne del nostro caro amico Claudio" ha esordito Mauro. Questa telefonata è stata come un fulmine a ciel sereno. Ci ha sconvolto. Non conoscevamo Virginia (nella foto con il padre nel giorno della sua laurea), ma conosciamo bene Claudio, un ex pilota che a inizio anni '70 gareggiava nelle derivate di serie con una Kawasaki 750 tre cilindri. Col passar degli anni Claudio Chimenti è diventato uno stimatissimo docente di Odontostomatologia all'Unversità dell'Aquila. A Roma non ci si vedeva spesso, ma ogni tanto capitava di incontrarlo quando veniva organizzata una rimpatriata (nella foto in basso, Claudio è il primo a sinistra) con altri ex Vallelungari, quali appunto Mauro Pica Villa, Giulio Scarani, Nicola Licitra, Federico Marcellino, Fabrizio Farinelli, Angelo Di Bartolomeo, Guido Del Piano, Dino Porretti ed altri ancora. Ti siamo vicini caro Claudio in questo momento di immenso dolore, un abbraccio forte da ognuno di noi.



 

A FEBBRAIO CI AVEVA LASCIATO FRANCO ZAMBOTTI, FRATELLO DI BETTO 

Davvero triste questo notiziario. Oltre alla scomparsa di Virginia Chimenti dobbiamo segnalarvi che una ventina di giorni fa, a causa di un male incurabile, ci ha lasciato anche Franco Zambotti. Franco era il fratello minore di Benedetto "Betto", scomparso alcuni anni fa, e lavorava con il nipote Andrea nella storica officina romana di via Alessandria 40. Tutti e tre abilissimi tecnici e restauratori, Betto era specializzato nei motori due tempi e aveva costruito con l'ingegner Torrani la RTA 350 quattro cilindri da Gran Premio con cui aveva gareggiato anche Gianni Pelletier. La sua nobile eredità duetempistica è stata raccolta con grande successo dal figlio Andrea, che si diverte a gareggiare nel supermotard. Lo zio Franco, invece, era specializzato nei motori a quattro tempi, Honda in particolare, e divideva con Andrea, anche se in locali separati ma confinanti, la storica officina fondata dal capostipite Zelio nei primi del '900, nei pressi di piazza Fiume e da quasi 50 anni meta di tutti gli appassionati romani di maximoto giapponesi.  

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