venerdì 5 aprile 2013

Dati per le emergenze, facciamo il punto

Dati per le emergenze, facciamo il punto

Come Coordinamento Italiano Motociclisti siamo stati molto attenti alle tante proposte presenti in Europa sulla possibilità di facilitare i soccorritori in caso di incidente motociclistico al fine di recuperare i dati del motociclista coinvolto. 
 Come abbiamo evidenziato con adeguati articoli comparsi sul sito (Novità per il primo soccorso), vi sono sistemi basati sulla presenza di adesivi con sistema QR-Code (Airoh QR-Code Safety), già messi a disposizione da alcune case costruttrici, altri sistemi adottano delle chiavette USB da portarsi al polso (Lifecode).
In Svezia la nostra associazione corrispondente, ha consegnato ai propri numerosi associati una tessera di plastica con i dati richiesti da portare all'interno del casco ed apposito adesivo da mettere sullo stesso in modo da indicare al soccorritore la presenza della prima (Tessera sanitaria nel casco in Svezia).
In due dipartimenti della Francia è stato adottato obbligatoriamente un adesivo da casco, da utilizzarsi sempre tramite uno smartphone.
Gran parti di queste metodiche si scontrano con la mancanza di praticità legata alla tecnologia: se non è disponibile un sistema tecnologico specifico per acquisire i dati con l'aggeggio stabilito, il tutto si ferma.
Se parliamo poi di adesivi o altre identificativi sul casco il sistema potrebbe essere fallace: siamo sicuri che il casco corrisponda alla persona che lo indossa?
Al di là delle problematiche tecnologiche, anche quelle più semplici (tessere in plastica da portarsi in specifiche zone) si scontrano con la realtà dei fatti di come funziona il sistema delle emergenze.
L'organizzazione dei 118 in Italia è di competenza Regionale in linea di massima, alle volte addirittura di tipo prettamente locale: qualsiasi metodica che non possa essere adottata a livello nazionale, non sarebbe attuabile.
Stabilito difatti un metodo "identificativo", sono i soccorritori che debbono conoscerlo per utilizzarlo nel migliore dei modi, ma se un sistema adottato ad esempio in Lombardia non fosse noto in Piemonte, un motociclista della prima Regione che avesse un incidente nella seconda, in caso di intervento del 118 piemontese non avrebbe il soccorso previsto.
Se poi questo problema lo portiamo in ambito europeo la situazione si complica ancora di più.
In buona sostanza, allo stato attuale tutti questi sistemi lasciano il tempo che trovano ed è un dato di fatto che i soccorritori sono preparati a non tenere conto di metodi simili ma utilizzino quelli certi, come un rapido esame del sangue per stabilire tipologia del gruppo sanguigno ed eventuali allergie.
Un miglioramento di questa situazione potrebbe essere quello di finalizzare (come era previsto in origine d'altronde) la tessera sanitaria del Ministero della Salute, che ora come ora, ha solo un ruolo di tipo "fiscale", ma sulla cui banda magnetica si potrebbero salvare tantissimi dati, e visto che vale anche per i trattamenti sanitari all'estero, sarebbe la cosa più utile in tutti i casi.

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